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L'uomo politico. 271 Socr. giov. Che cosa? For. I' punto dal quale divagando ci siamo lasciati condurre sino a qui. E mi pare che sia proprio là quando tu interrogato, l'arte'd’allevare le razze come la si dovesse dividere, -di- ceSti molto animosamente esservi due specie di animali, l’ima umana, l’altra quella delle -altre 'bestie tutte, una anch’essa. Sock. giov. È vero. Fok. A me infatti parve allora che tu levando via una parte volessi lasciare viceversa il rimanente di tutte le altre come un’altra specie unica, poiché avevi per tutte lo stesso nome con cui nominarle, chiamandole bestie. D Socr. giov. Era anche questo così. For. In quanto a questo (1), 0 il mio brav’uomo, |" probabilmente se c’è qualche altro animale intelligente, come pare siano le gru (2) o alcun sì ¦ '— (l) Ti Sé ye •/.. 1. ?.. Questo tò <h: ys, che non si lega col resto del periodo, non si può intendere che come ! nominativo assoluto. (2) Anche Aristotele, Hist. Ah. IX 10, dice che nelle gru si notano segni di intelligenza; “ infatti esse fanno lunghi viaggi e volano in al& per veder da lontano, e se vedono nebbia o tempesta, calando abbasso stan quiete. Anche (si nota) l’aver esse una guida, e quelle die fischiano nei pericoli così da intendersene la voce. E quando si riposino, le altre dormono con la testa sotto l’ala stando su di un piede solo alternatamente; e la guida con la testa fuori sta in vedetta e quando s’ac- corga di qualcosa dà il segno gridando „. — E prima H (itili 1. 1. 11) le aveva chiamate animale politico, come l'uomo, l’ape, la vespa e la formica. 272 L’