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L’uomo politico. 267 [ Il annuali una parte si può considerare coinè ¦ b individuale, una parte Eune dei nati della greggia. C° Kana come cura SOCK giov. Sta bene. buoi. l'hai poR Ma non per certo l'uomo politico lo tro- ^reino tra gli allevatori d’individui, come il bifolco o il palafreniere, ma sarà piuttosto sorni- jjjujte al mandriano sia di cavalli sia di F^*Socr. ciov. Pare proprio cosi, or che detto. For. Pertanto deH'allevamento d’animali quello E di molti insieme vogliamo chiamarlo allevamento della razza o allevamento in comune? Sock. giov. Quello dei due che ci accadrà nel discorso. VI. Fok. Bene davvero, o Socrate; e se ti guarderai sempre dall'impuntarti troppo sulle parole, ti si vedrà poi più ricco di senno in vecchiezza (l). E per fare come ora ci consigli, — l'arte d'allevare le razze ti sai pensar tu come uno, dimostrando che è duplice, possa far sì che ciò che ora si cerca nel doppio si cerchi 262 poi nella metà? (1) È una frecciata contro Antistene che a fondamento d’ogni studio poneva l’indagine sulla parola. Anche in Soph. p. 251 B-C, egli ci è rappresentato come un vecchio povero ne’ possedimenti dell’intelligenza. 268