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’ I! sofista. all’infuori di opinione hai altro nome con mi chiamarlo? Teet. O come l’avrei? For. E quando viceversa nbn per mezzo rie| pensiero ( i ) ma per mezzo del senso questo a cada a chi che sia, uno stato simile forse i4d, è possibile chiamarlo a buon dritto altrimenti che immaginazione? Teet. Punto. For. Dunque poiché c’era il discorso [vero « il discorso falso, e il pensiero di questi parve una conversazione dell’anima con sè stessa 1 l'opinione il risultato del pensiero, e ciò che dì- li ciamo parere (parve) un misto di sensazione a di opinione, è dunque necessario che essendo queste cose collegate col discorso, qualche volti» anche alcune sian false. Teet. E come no? For. Hai visto dunque che l'opinione e il dh (il Tl 6' fiiar fi J, xaf>' abtì/v... nupr iivì rò «Morto» ,t àfhog. «(/ olàv it fin tir IicqAv ti :t ?. ìj p r/urraa iar Credo necessario emendare xu!}' avi^v in x«t' uni, riferendolo al xaià Aiùrmur che precede: x«J>' tthfy potrebbe stare se ci fosse nel contesto un t ferirlo, nel <|ual ¦ ••• >•¦/.>, ¦.•<|nivarr«.-l)l>«- a iuivaic, m* tiri è pronome e non aggettivo ila poter intender* uri ifn’Xf,. Possibile è anche la lezione dello Sto beo y.atV abiri, accolta dal Burnet, del quale accetto la trasposizione della virgola da dopo nà&og a dopo ti ri-, il soggetto di naQjj è roCio, come nel periodo precedente. N'el testo a ogni modo tutto corre più chiaro per l’Affinità Stessa dei vocaboli: da <Wxtì vieti <Mf«. c ti» tfaCvtiai vicn ipavtaola. /