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23-t // sofista. E e quelli di loro che si combinano fanno il (jtJ scorso. Teet. Senz'alcun dubbio. For. E ancora un'altra piccola cosa. Teet. Quale? For. 11 discorso è necessario, qualora sia di- scorso, che sia discorso di qualche cosa, e di- scorso di niente è impossibile. Teet. Così è. For. Dunque bisogna anche ch’esso sia d'un certo genere? Teet. E come no? P'or. Poniamo ora attenzione a noi stessi Teet. Poniamola. For. Ti dirò dunque un discorso collegando una cosa con un'azione per mezzo del nome e del verbo: e su di che sia il discorso me lo dirai tu. 263 Teet. Farò del mio meglio. For. Teeteto siede. Non è mica un discorso lungo! Teet. No, ma è di giusta misura. For. Ora tocca a te a dire su di che sia esso e a chi si riferisca. Teet. È chiaro che è su di me e a-ine. For. E quest’altro? Teet. Quale? For. Teeteto, con cui ora discorro, vola ( 11. (i) Dopo clic si è dimostralo che il falso è, tornava indifferente se la proposizione che lo enuncila avesse forma negativa o positiva. Nè si può dire che qui PI»*