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ta. 185 1 ira per quanto è, pei tanto è necessario che , (jllSUra. 1 sia un intero (!.)• Teet- Naturalmente. p,>K E così di altre infinite cose si vedrebbe ver ciascuna difficoltà insuperabili per chfdica j,c ciò che è è 0 due oppure uno solo. E Teet. E sembra che lo mostri anche ciò che ora ci è apparso. Perocché una cosa s'attacca H'altra portando una perplessità sempre maggiore e più grave intorno a ciò che si sia detto prima. XXXIII. For. Quelli pertanto che disputano con tutta accuratezza intorno a ciò che è e a ciò che no, non li abbiam passati in rassegna tutti ; con tutto ciò, sia per bastante. Ora quelli che dicono diversamente ci bisogna alta lor volta esaminare, affinchè da tutti possiamo vedere che ciò che è non è più facile di ciò che non è, a dir cosa sia. 246 Tket. Andiamo dunque anche all'assalto di questi (2). ti) “Ogni cosa che ha una grandezza, questa grandezza deve averla tutta intera; perciò almeno rispetto alla su? grandezza deve essere un tutto „ (Uorn, Platon- sUtthrn, N. F. pp. 291-92). I2) Dagli Eleatici e loro affini si passa ora a esaminare le due scuole opposte tra loro dei materialisti e degli ideali, ti i86 11 s