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Autenticità e cronologia. | 93 |
punto scosso o indebolito. Su questo fondamento esaminiamo ora dunque i rapporti degli altri dialoghi.
3. L’Epistola XIII, spedita da Platone a Dionisio il giovane intorno al 365, dice che gli manda τῶν τε Πυθαγορείων… καὶ τῶν διαιρέσεων1. Queste partizioni non può esser dubbio sien quelle del Sofista e del Politico: con questo stesso nome anche Aristotele si riferisce evidentemente a questi dialoghi2. E che sono le cose Pitagoriche? Il Timeo, risponde il Christ3; il discorso di Timeo (senza l’introduzione) o parte di esso, risponde il Blass, che spiega così il genitivo partitivo. A ogni modo è troppa roba, e l’enunciazione è troppo sommaria anche perchè il destinatario potesse riscontrarne la consegna. Ma Pitagorico, abbiamo visto, è anche il Politico, e prima che il Timeo fosse scritto poteva ben chiamarsi il dialogo pitagorico per eccellenza; oltre di ciò il Politico era sopra tutti il dialogo che a Dionisio allora poteva interessare. Aggiungasi che anche per le partizioni il genitivo partitivo διαιρέσεων pare indicare che Platone non le mandò tutte: mandò egli quelle del Politico sole e non quelle del Sofista? Non la direi conclusione troppo arrischiata: di tutte le ipotesi questa per lo meno pare la più ragionevole. Così avremmo determinato anche il tempo della composizione di questi dialoghi; non prima del 366, perchè quando Platone era in Sicilia non aveva bisogno di mandarli; non dopo, perchè osta la data della lettera. In questo periodo di tempo si capiscono anche molto bene le speranze di Platone in un tiranno filosofo: il Politico aveva dunque anche uno scopo pratico, preparar gli animi in favore di Dionisio.
- ↑ Pag. 360 B.
- ↑ De part. an. I, 2, p. 642 B, che può alludere tanto a Soph. p. 220 A B quanto a Polit. p. 264 C D; e De gen. et corrupt. II, 3, p. 330 B, 15, che pare riferirsi a Soph. p 242 C D, sebbene si attribuisca a Platone una teoria che non è sua, come osserva Filopono nel suo commento a questo luogo, p. 226, ll. 16 sgg. (Vitelli).
- ↑ “Abh. der Münch. Akad.„, 1886, p. 482 sgg.