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La nuova fabbrica fu condotta al suo termine nel maggio del 1842.

Nell’anno stesso fu fatto un corporale, un amitto, due purilìcatoi, due pezzoline ed una palla di tela batista con ricami a trina di gran valore. E inoltre quattro paia di lenzuoli e di tovaglie.

Furono restaurati e ritinti gli usci e le finestre della casa che serviva per abitazione del cappellano.

La notte del 25 al 26 Ottobre 1862, essendo operai i signori Giuseppe Gondi e march. Edoardo Dufour Berte, entrati i ladri nell’Oratorio, tra le altre cose portarmi via anche la corona di foglia d’argento che era sul tabernacolo della Madonna. Nel dare pertanto l’incarico della nuova corona all’argentiere Gherardi di Firenze, si pensò bene di rifare addirittura in argento tutto il tabernacolo, aspettando però di aver raccolte sufficienti offerte. Perciò solo nel 1877 fu messo a posto il tabernacolo che oggi si ammira, tutto lavoralo a cesello, con candelabri d’argento sulle parti, arcata sopra con putti in sbalzo e figura di Spirito Santo, e sotto un cartello d’argento, retto da due angeli col nome e l’arme dei signori Operai già ricordati. Corre intorno al tabernacolo una cornice di metallo dorato, al di sotto sta un candelabro a sei lumi e in alto si stacca un Nome di Maria colla corona, tutto in argento. La spesa totale per questo lavoro fu di 7500 lire.

Il 9 ottobre 1882, nell’Operaiato dei sig. comm. Eugenio Gondi e march. Edoardo Dufour Berte, cadde un fulmine sul campanile e rovinò la cuspide. Restaurata la quale, fu messo sul campanile un parafulmine die costò 509 lire. Nello stesso tempo furono restaurati, tutti gli affissi dell’Oratorio.

II.

DONI FATTI AL SANTUARIO.

Fino dal 1495 la nobilissima famiglia Guadagni donò per far la cappella scudi 125: Francesco, Alessandro e Vincenzo donarono scudi 88; e Tommaso l’anno 1630 donò una pianeta, un paliotto, un mantellino di tabi verde, e nel 1052 tre lampade d’argento. L’anno 1702 dal march. Donato Maria Guadagni fu fatto l’altare di marmo nobile, e donata una pianeta di velluto rasato verde gallonata d’oro, e l'anno 1709 adornato l’altare della sua cappella di S. Donato.

Nel 1508 il sig. Vet.torio Paganelli donò due viticci, un velo e un mantellino di taffettà. La sig. Costanza Sommai un pianeta di damasco rosso.