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Nell’operaiato del canonico Gio Francesco dei Rosso, e del commendatore colonnello Francesco de'Pazzi, e march. Vincenzo Niccolini , dal 1796 al 1801, fu fatto il rame ed incisione dell'effigie della Madonna, due torcieri dorati con un fondo celeste, due cappe, i ferramenti con bronzina, e coperte di tela gialla per le lumiere fatte fare dal popolo di Galiga: quattro quadroni in legno con mollette di ferro, due letti non finiti, le tovaglie per uso delle compagnie e bifolcate, la biancheria fine per la tavola de' preti in occasione delle feste, e un trattodi lastrico dentro i cancelli.
Nell'operaiato del senator march. Gio. Batista Guadagni e del march. Francesco Catellini da Castiglione, dall'agosto 1801 al settembre 1805.
Nel 1801 fu restaurata nell'esterno la fabbrica, fu rimodernato il quartiere del custode, come pure il rimanente fu ampliato delle comodità e mobilia necessarie in tanto concorso dei devoti di Maria Santissima.
Forino fatte due viti di legno inargentate per la messa cantata, cinque coperte alle lamiere, tre coperte per le mense degli altari, una cotta nuova, una balza di cambria, una tovaglia fine per la credenza con trina, e molte altre cose necessarie per il maggior decoro del Santuario.
L'anno 1803 fu fatto incidere a Carlo Lasinio il rame della pianta o veduta dell'Oratorio e sue pertinenze, annesse al libretto che fu allora pubblicato.
Nell'operato dei Signori Amerigo Marzi-Medici e Filippo Guadagni, dal settembre 1805 all'ottobre 1810.
L'anno 1805 » tu fatta sulla mensa dell’ altare della Madonna un'apertura nella muraglia, e vi fu collocata internamente la cassetta per le elemosine. Questa cassetta è posta simmetricamente, è munita di pietrami con sportello di legno armato di ferro con serrature diverse, e le chiavi si ritengono, una dai custodi, una dal camerlingo dell'opera, l'altra dal pievano di S. MArtino all'Opaco.
Lo stesso anno 1805, furon fatti due confessionari di pietra internati nelle due pareti, eguali agli altri due che vi esistono, con la leggenda.
L'anno 1807, furon fatte le cornici alle mense di Nell operaiato dei signori A m priori m « r? i -M^/i ì n ; ^ fi- Guadagni, dal settembre 1 805 Gioire FlliPP ° iWc te per ] ®+ e e ! aos . m Ì 5 ' Questa cassetta è posta simmetrica, nente, e munita di pietrami con sportello di legno armato di
L anno 1806, furon fatte le cornici alle mense di tutti gli altari, e fu restaurato e ritinto il pulpito.
Nell'anno 1807, venne sostituita alla croce di legno alta tre metri, che sorgeva in poca distanza all’ingresso del prato e che fu rovesciata da impetuoso vento la notte del 2 dicembre 1806, una piramide di pietra stata appositamente scavata, con la croce di ferro alla sommità, ed una crocellina di metallo dorato in cassata in prossimità, del suo inbasamento per baciarsi dai fedeli devoti e lucrar l'indulgenze accennate nel tassello di marmo posto nel piedistallo, con nferiormente la acalinata di pietra per genuflettere.