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Nello stesso anno 1609, certi Stefano e Alessandra sua moglie, giardinieri dei Pitti, abbandonati dai medici in una loro incurabile malattia, fecero voto di andare alla Madonna del Sasso, ed offerirle un dono; e appena fatto un tal voto, restarono perfettamente guariti.

Non ebbe però la stessa sorte una loro figlia, ancor giovinetta, che sebbene molestata da leggerissimo male, deridendo i suoi genitori per il voto di andare al Sasso, e negando di andarvi, cessò di vivere.

Un’altra donna, l’anno 1618, abbandonata dai medici nella sua irrimediabile infermità, fatto ricorso a questa santa Immagine, riacquistò la salute, e ne appese il voto.

Filippo Franceschi di Santa Brigida tornando da Firenze con due suoi compagni, nell’oscurità della notte non potea vedere i fossi che erano ridondanti d’acqua per la moltissima pioggia caduta. I due compagni un dopo l’altro perirono nei fossi medesimi; e credendo Filippo che questi fossero avanti a lui, tentò di passare col suo cavallo; ma questo portato dall’impeto dell’acqua, cadde sotto un pignone, traendo sotto disè nell’acqua lo stesso Filippo. Nell’evidente pericolo di restare affogato, invocata la Madonna del Sasso, si trovò fuori dell’acqua attaccato alla briglia del cavallo, e fu tolto così dal grave pericolo. Laonde confessò pubblicamente che la Madonna lo avea liberato; e in contrassegno del ricevuto prodigio appese una tavoletta all’altare di Lei.

Giuseppe Carcassi, muratore di S. Martino all’Opaco, nel 1710, cadde giù da una fabbrica, ed ebbe addosso una trave, e mentre nel cadere diceva: Madonna del Sasso aiutatemi, restò libero ed illeso. Si vede questo fatto espresso in una tavola appesa all’altare.

Maria Maddalena d’Antonio Seravalli di S. Martino, per una lunga infermità restò impedita nelle gambe, cosicché non poteva andare senza le grucce. Fattasi por