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76 | capitolo secondo |
sfavillano! Dante le direbbe le fiammelle di San Benedetto e di Santa Scolastica che sfavillano vedendo nell’ombra un’anima simile ad esse.»
«Voi parlate di Santi?» fece Marinier, accostandosi. «Io ho domandato poco fa se avete un Santo e vi ho augurato di possederne uno. Queste sono figure oratorie, perchè so bene che non lo avete. Se lo aveste, il vostro Santo sarebbe subito ammonito dalla questura o spedito in China dalla Chiesa.»
«Ebbene?» rispose di Leynì «E se fosse ammonito?»
«Se fosse ammonito oggi, sarebbe imprigionato domani.»
«Ebbene?» replicò il giovane. «E S. Paolo, signor abate?»
«Eh, mio caro, S. Paolo, S. Paolo...!»
Con questa reticenza l’abate Marinier intendeva probabilmente dire che S. Paolo era S. Paolo. L’altro pensò invece che Marinier era Marinier. Don Clemente osservò che neppure tutti i Santi si potevano mandare in China. Perchè non sarebbe laico il futuro Santo?
«Questo lo credo» esclamò il padre Salvati. Invece l’entusiasta don Farè si teneva certo che sarebbe Sommo Pontefice. L’abate rise. «Idea semplice ed eccellente» diss’egli. «Ma io sento la carrozza che viene a pigliarci, Dane, me e chi