Pagina:Il Santo.djvu/45


lac d’amour 33

vecchio e la fanciulla lo sfuggono, ma, come il cielo, anche il loro cuore si oscura. Adesso mi occorrerebbe un finestrino nelle nuvole, una stellina nel mezzo. Il vecchio e la fanciulla guarderebbero silenziosi la stellina tremolare nel Lac d’amour e tanti movimenti segreti dei loro pensieri metterebbero capo a quest’idea: forse, oltre le nuvole della Terra, là, in quel mondo lontano!»

Jeanne non aveva mai detto parola nè mostrato di fare attenzione al racconto di suo fratello. China sulla sbarra, guardava nell’acqua scura. A questo punto si rizzò impetuosamente.

«Ma tu non lo credi!» esclamò. «Tu lo sai che sono illusioni, sogni! Tu non vorresti mai che io credessi così! Saresti capace di cacciarmi!»

«No!» protestò Carlino.

«Sì! E per fare della bella letteratura ti metti a fomentare anche tu questi sogni che snervano già tanto la gente, che sviano già tanto dalla vita vera! Non mi piace niente! Un incredulo come te! Uno persuaso, come sono persuasa io, che noi siamo bolle di sapone, che si brilla un momento e poi si ritorna non nel niente ma nel Tutto!»

«Io?» rispose Carlino, intontito. «Io non sono persuaso di niente. Io dubito. È il mio sistema, lo sai bene. Se adesso uno mi dicesse che la religione vera è quella dei Cafri o quella dei Pelli Rosse,