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396 | capitolo ottavo |
e chi dice di quel suo parlare che va all’anima e chi di quel viso che vale una predica e chi della sua povertà e chi della carità che trova modo, così povero, di fare. Ecco da via Galvani guardie, carabinieri, arrestati e folla. Un curioso solitario si avvicina a un altro individuo della sua specie, gli domanda che sia avvenuto nel quartiere. Colui non sa niente. I due si mettono insieme, interrogano un popolano che pare averne abbastanza, volersene andare. Il popolano risponde che lì sopra, in una villa presso Sant’Anselmo, ci sta un sant’uomo adorato in tutto il quartiere perchè visita gli ammalati e ne guarisce molti e parla di religione meglio dei preti, così che tutti lo chiamano il Santo. Il Santo di Jenne, anzi; perchè ha fatto molti miracoli in un paese dei monti, che si chiama Jenne, e ne hanno parlato anche i giornali. E iersera, mentre stava assistendo un povero infermo, la Questura lo ha portato via, non si sa perchè. Si diceva che poi lo avessero rilasciato e ch’egli fosse ritornato a casa, alla villa dove lavora da giardiniere; ma la gente della villa nega ch’egli vi si trovi più e non dà spiegazioni. Il popolo è riscaldato, vuole…
Ecco un tram, dei passeggeri fanno segno alla gente e la gente grida, corre verso la prossima fermata, il popolano pianta i due, corre anche lui là dove una folla già si addensa rapida intorno