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nel turbine del mondo 341

lamente per passare sotto archi di trionfo e farsi salutare dal suono delle campane ma per conoscere le turbe e per edificarle a imitazione di Cristo, invece di starsene chiusi da principi orientali negli episcopii, come tanti fanno. E lasci loro tutta l’autorità che è compatibile con quella di Pietro!

Santità, posso parlare ancora?»

Il Papa, che da quando Benedetto aveva ricominciato a parlare gli teneva gli occhi in viso, rispose con un lieve abbassar del capo.

«Il terzo spirito maligno» riprese Benedetto «che corrompe la Chiesa, non si trasfigura in angelo di luce perchè saprebbe di non poter ingannare, si accontenta di vestire una comune onestà umana. È lo spirito di avarizia. Il Vicario di Cristo vive in questa reggia come visse nel suo episcopio, con un cuore puro di povero. Molti Pastori venerandi vivono nella Chiesa con eguale cuore, ma lo spirito di povertà non vi è bastantemente insegnato come Cristo lo insegnò, le labbra dei ministri di Cristo sono troppo spesso compiacenti ai cupidi dell’avere. Quale di essi piega la fronte con ossequio a chi ha molto solamente perchè ha molto, quale lusinga con la lingua chi agogna molto, e il godere la pompa e gli onori della ricchezza, l’aderire con l’anima alle comodità della ricchezza pare lecito a troppi pre-