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nel turbine del mondo 311

dire che Benedetto non parlerebbe anche di altre cose, al Papa. Aveva inteso dire che, secondo lui, di quell’argomento gli parlerebbe certo. L’Albacina non sapeva spiegarsi il desiderio del Papa di vedere Benedetto. Come lo spiegavano i suoi amici? Come lo spiegava Selva? Eh, nessuno lo sapeva spiegare; nè Selva nè altri.

«Io lo spiego!» disse Jeanne, impetuosa, compiacendosi di capire quello che nessuno capiva. «Il Papa, non è stato vescovo a Brescia?»

Guarnacci sorrise di un sorriso fra l’ammirativo e l’ironico, rispose. Ah, la signora era molto informata del passato di Benedetto! La signora sapeva con certezza cose che a Roma si dicevano ma che però trovavano anche degli increduli! Solo una cosa non sapeva. Il Papa non era mai stato vescovo a Brescia, aveva coperto due sedi vescovili nel Mezzogiorno. Jeanne, irritata con sè stessa, vergognosa di essersi quasi tradita, non replicò. L’Albacina voleva sapere quale opinione Benedetto avesse del Papa.

«Oh lui» rispose il professore «nel Papa non considera e non venera che l’ufficio. Almeno credo. Della persona non l’ho inteso parlare mai. Dell’ufficio sì. Ne ha discorso una sera magnificamente, contrapponendo il Cattolicismo al Protestantesimo, svolgendo il suo ideale di governo della Chiesa: principato e giusta libertà. Del resto il nuovo Papa