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290 | capitolo settimo |
ciale; ma ora un altro mistero sorge sul nostro cammino e la nostra fede tituba davanti ad esso. La Chiesa cattolica che si proclama fonte di verità, oggi contrasta la ricerca della verità quando si esercita sui fondamenti suoi, sui libri sacri, sulle formole dei dogmi, sull’asserita infallibilità sua. Questo per noi significa ch’essa non ha più fede in sè stessa. La Chiesa cattolica che si proclama ministra della Vita, oggi incatena e soffoca tutto che dentro di lei vive giovanilmente, oggi puntella tutte le sue cadenti vecchiaie. Questo per noi significa morte; lontana, ma ineluttabile morte. La Chiesa cattolica che proclama di volere rinnovar tutto in Cristo, è ostile a noi che vogliamo contendere ai nemici di Cristo la direzione del progresso sociale. Questo per noi significa, insieme a molti altri fatti, avere Cristo sulle labbra e non nel cuore. La Chiesa cattolica oggi è tale e Dio vorrà che noi le obbediamo ancora? Ecco perchè noi veniamo a Voi. Che dobbiamo fare? Voi che vi professate cattolico e predicate il cattolicismo e avete fama...»
Qui Benedetto troncò la lettura, dicendo:
«Seguono parole inutili.»
E riprese a parlare:
«Io rispondo a chi mi ha scritto così: — Ditemi; perchè vi siete rivolti a me che mi professo cattolico? Mi credete voi forse, nella Chiesa, un