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184 | capitolo quinto |
detta sotto voce, tutte l’altre essendo manchevoli, per lei, o sciupate da troppe labbra!
Giovanni rispose mestamente, come stanco:
«Maria.»
Non sentendosi più il viso di lei sui capelli, temette di esserle parso freddo.
«Cara» diss’egli.
Ella tacque un momento e posategli ambedue le mani sul capo, prese ad accarezzarglielo lentamente, dicendo:
«Beati coloro che soffrono per la Verità.»
Egli si voltò con un sorridente fremito di affetto, guardò se Noemi fosse ancora presente, si attirò con un braccio il caro viso sulla bocca.
«Ho tanto bisogno di te,» disse «della tua forza!»
«Sono tua per questo» rispose Maria «e sono forte solo perchè tu mi ami.»
Egli le prese una mano, la baciò, riverente.
«Vedi?» esclamò poi, alzando il viso. «Forse non sai proprio il più profondo del mio soffrire, perchè è una cosa oscura anche a me che sono vecchio e non mi conosco ancora. Ci pensavo adesso. Pensavo che quando si soffre di una ferita la causa del soffrire si vede, ma quando si soffre di una febbre la causa è oscura così e non si arriva mai a conoscerla bene.»
Un mese non era ancora trascorso dalla sera