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CAPITOLO QUINTO.


Il Santo.


I.


La luna era già tramontata e nel vento della tarda sera l’Aniene discorreva ora forte ora piano, come colui che parlando concitato ricorda di tratto in tratto al suo interlocutore cosa da non lasciar udire ad altri. Il solo forse che in tutta la bella conca di Subiaco stesse attento al suo discorso, era Giovanni Selva. Seduto presso il parapetto della terrazza, egli vi teneva appoggiati i gomiti e guardava silenzioso nell’ombra sonora. Maria e Noemi uscite anch’esse a goder la frescura e gli aromi selvaggi del vento notturno, si tenevano in disparte. Maria sussurrò una parola all’orecchio della sorella, che uscì. Rimasta sola, si accostò pian piano al marito, gli posò un bacio sui capelli:

«Giovanni» diss’ella. Quante volte, oppressa dalla violenza dell’amore, non gli aveva ella data l’anima sua, tutta sé stessa, in questa sola parola