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a fronte | 175 |
la sua venerabile aureola. Non sapevano quale cammino vi facessero e Jeanne appena ne sentiva la realtà.
Nello scendere la Scala Santa, precedendo il monaco seguito immediatamente da Jeanne e Noemi venendo ultima a cinque o sei gradini di distanza, Jeanne, improvvisamente, gittò le mani alle spalle della guida e subito, vergognando dell’atto involontario, le ritolse mentre il monaco, fermatosi, le volgeva il capo, attonito.
«Scusi» diss’ella. «Chi è quel padre?»
Fra due ripiani della Scala, dietro un risalto della parete di sinistra, una figura tutta nera nella tonaca benedettina si teneva ritta nell’angolo oscuro, appoggiando la fronte al marmo. Jeanne l’aveva oltrepassata di quattro o cinque gradini senza vederla. S’era voltata a guardare per caso, l’aveva veduta, un istintivo sospetto le era lampeggiato nel cuor tremante.
Il monaco rispose:
«Non è un padre, signora.»
Si chinò ad aprire con la chiave la cancellata di una cappella.
«Cosa c’è?» chiese Noemi, sopraggiungendo.
«Non è un padre?» ripetè Jeanne.
Nell’udire la voce strana dell’amica, Noemi trasalì. Neppure lei aveva notato la figura ritta nell’ombra della parete.