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lac d’amour 5

sposato, dopo un idillio singolare e poetico, il vecchio pensatore italiano Giovanni Selva, che sarebbe popolare in Italia se gl’italiani avessero maggiore interesse per gli studi religiosi; poichè il Selva è forse il più legittimo rappresentante italiano del cattolicesimo progressista. Maria si era fatta cattolica prima del matrimonio. I Selva passavano l’inverno a Roma, il resto dell’anno a Subiaco. Noemi, serbatasi fedele alla religione de’ suoi padri, alternava Bruxelles con l’Italia. Ora la vecchia istitutrice, colla quale viveva, era morta a Bruxelles da un mese, alla fine di marzo. Nè Giovanni Selva nè sua moglie avevano potuto, per una indisposizione del primo, venire ad assistere Noemi in quei frangenti. Jeanne Dessalle, che si era legata particolarmente a Noemi, aveva persuaso il fratello a un viaggio nel Belgio, da lui non conosciuto, e quindi offerto ai Selva di recarsi a Bruxelles in loro vece. Così era avvenuto che Noemi si trovasse con i Dessalle a Bruges verso la fine di aprile. Vi abitavano una villetta in riva al breve specchio d’acqua che chiamano Lac d’amour. Carlino si era innamorato di Bruges e particolarmente del Lac d’amour come titolo di un romanzo che andava sognando di scrivere, senza tenerne ancora in mente molto più che la compiacenza profetica di aver mostrato al mondo uno squisito e originale magistero di arte.