Pagina:Il Santo.djvu/165


a fronte 153


La voce ferma:

«Sì.»

Don Clemente attirò a sè il capo del discepolo e gli parlò sulla fronte:

«Ho chiesto all’Abate di poterti dare un abito di converso, perchè uscendo di qua tu porti sopra di te almeno il segno di un umile ministero religioso. L’Abate, prima di decidere, ha voluto parlarti.»

Qui don Clemente baciò il discepolo in fronte, significando così il giudizio dell’Abate dopo il colloquio, chiudendo in quel bacio silenzioso parole di lode, non credute convenienti al suo carattere paterno nè alla umiltà del discepolo. E non si avvide che il discepolo tremava da capo a piedi.

«Ecco» diss’egli «quel che l’Abate scrive dopo averti parlato.»

Mostrò a Benedetto il foglio dove l’Abate aveva scritto:

«Concedo. Fatelo partire subito perchè io non sia tentato di trattenerlo.»

Benedetto abbracciò di slancio il suo Maestro e gli appoggiò la fronte a una spalla, senza parlare. Don Clemente mormorò:

«Sei contento? Adesso te lo domando io.»

Ripetè due volte la domanda senza ottenere risposta. Venne finalmente un sussurro:

«Posso non rispondere? Posso pregare un momento?»