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a fronte | 135 |
Noemi esitò e poi rispose:
«Stanotte.»
Comprese, nel dire la parola, che suggeriva sospetti, specie dopo quell’attimo di esitazione; e attese un assalto, incerta se resistere o cedere.
«Noemi!» esclamò Giovanni, severo.
Ella lo guardò, soffusa il viso di un lieve rossore. Non disse neppure — che c’è? — ; tacque.
«Non negare!» ripigliò suo cognato. «Questa signora ha riconosciuto don Clemente. Non negare, dillo, è un dovere di coscienza per te! Non è possibile di permettere che s’incontrino!»
«Quello che ho detto è vero» rispose Noemi, ferma oramai della via che terrebbe. Nella sua voce senza sdegno, quasi sommessa, era una implicita confessione di non aver detto la verità intera.
«Non lo ha riconosciuto? Però tu, qualche cosa sai!»
«So qualchecosa» rispose Noemi «sì, ma non posso dire quello che so. Vi dico solo di far avvertire subito don Clemente che la signora Dessalle e io si va stamane a visitare i Conventi. Altro non vi dico e vado a vedere se Jeanne si è svegliata.»
Ella uscì di volo. I Selva si guardarono. Che significava questo voler avvertire don Clemente? Maria lesse nel pensiero di suo marito qualche-