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CAPITOLO QUARTO.
A fronte.
Il rombo del tuono svegliò, dopo le due, Noemi, che da pochi momenti aveva potuto prender sonno. Ella dormiva nella camera vicina a quella di Jeanne, con l’uscio aperto. Jeanne la chiamò subito. Avevano conversato fino alle due e Noemi, esausta, aveva finalmente ottenuto dall’instancabile amica, dopo molto pregare inutile, di essere lasciata in pace. Finse di non udire. Jeanne la chiamò da capo:
«Noemi! Il temporale! Ho paura!»
«Non hai paura niente!» rispose Noemi, irritata. «Taci! Dormi!»
«Ho paura! Vengo da te!»
«Proibisco!»
«Allora vieni tu!»