De’ poggi di Montruio, e di Mossano1
Che all’onorato mio cortese Arnaldi2
Allievo di Minerva, e delle Muse,
„ Pien di filosofia la lingua, e il petto,
Gli spiriti febei risveglia in seno:
O di questo Cruvaio3 ingannatore,
O del blando4 Pignolo, o del Capraio5
Schiumoso, che nel pian di Malo imbotta,
E al terz’anno serbar suol il Canati,6
Se di questi berrò
Quant’i posso, e quanto vo’
I polmoni, e gl’intestini
Rinovar mi sentirò,
E con buona salute viverò,
Dunque or ora ch’io parlo
Voglio provarlo.
„ Glò, glò, glò
„ Gottemorghene
„ Trinchevvaina,
„ Star queste ffine
„ Liquor diffine:
„ Mi piene baghe
- ↑ Due Villaggi felicissimi per le viti.
- ↑ Il N. H. Sig. Co: Lodovico Arnaldi Filosofo, e Poeta singolarissimo, il quale sino dalla sua giovanile età da’ saggi straordinari di sapienza, e di erudizione.
- ↑ Cruvaio è una specie di Claret delicatissimo, e gagliardissimo, benchè all’apparenza sembri leggieri, e però si chiama ingannatore.
- ↑ Pignolo, vino raro, pieno, ed amabile.
- ↑ Capraio, liquore balsamico.
- ↑ Li Nob. Fratelli Canati nelle lor possessioni di Malo fanno questi tre vini molto particolari.