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DI T I R A M B O. 53

De’ poggi di Montruio, e di Mossano1
Che all’onorato mio cortese Arnaldi2
Allievo di Minerva, e delle Muse,
„ Pien di filosofia la lingua, e il petto,
Gli spiriti febei risveglia in seno:
O di questo Cruvaio3 ingannatore,
O del blando4 Pignolo, o del Capraio5
Schiumoso, che nel pian di Malo imbotta,
E al terz’anno serbar suol il Canati,6
Se di questi berrò
Quant’i posso, e quanto vo’
I polmoni, e gl’intestini
Rinovar mi sentirò,
E con buona salute viverò,
Dunque or ora ch’io parlo
Voglio provarlo.
„ Glò, glò, glò
„ Gottemorghene
„ Trinchevvaina,
„ Star queste ffine
„ Liquor diffine:
„ Mi piene baghe

  1. Due Villaggi felicissimi per le viti.
  2. Il N. H. Sig. Co: Lodovico Arnaldi Filosofo, e Poeta singolarissimo, il quale sino dalla sua giovanile età da’ saggi straordinari di sapienza, e di erudizione.
  3. Cruvaio è una specie di Claret delicatissimo, e gagliardissimo, benchè all’apparenza sembri leggieri, e però si chiama ingannatore.
  4. Pignolo, vino raro, pieno, ed amabile.
  5. Capraio, liquore balsamico.
  6. Li Nob. Fratelli Canati nelle lor possessioni di Malo fanno questi tre vini molto particolari.