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D I T I R A M B O. 23

Che per viver lungamente
Senz’acciacchi e con piacere
Un sicuro espediente
Siasi il bevere,
E ribevere,
Straribevere,
Arciribevere.
     Quanto pazzi però sono coloro,
Che stillansi il cervello in sù i lambichi
Notte e giorno, spiando i punti e i moti
Della volubil luna, e degli erranti
Pianeti, per estrar dalla pretesa
Anima universal del mondo quella
Sognata aurea pozion, che tutti i mali
Cacci, e viver gli faccia ind’immortali.
Mi fan pur ridere
Cotesti Chimici,
Che vanno in tracia
Dell’ircocervio;
E spiantati
Disperati
Creperanno
Forse forse in capo all’anno.
Io però che non sono un barbagianni, un cucco,

    note a tutte le più accreditate Accademie di Europa. Egli ha lasciata una bella e preziosa raccolta di minerali, e d’altre cose rarissime.