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tro, e parleranno probabilmente ancora nell’avvenire i Poeti, benchè seguaci della Religione santissima „ ch’io pure professo, la quale altro Dio non ammette oltre l’unico e vero: laonde solo per vaghezza, per adornamento, e per ispiegare i miei pensieri con qualche viva immagine, non perchè io senta diversamente da ciò, che la mia Fede m’insegna, protesto d’aver usato i nomi delle Deità profane, de’ Genj, delle Ninfe, e cotali altri simili, che tratto tratto in quest’amena operetta s’incontreranno „. Finalmente a chi non ha cognizione della felicità di questa nostra Regione, cui Natura communicò molto abbondevolmente de’ doni suoi, sembrerà forse cosa fuor d’ogni credere, che fino a trenta e più sorte ancora di vini, e ciò che monta, ottimi tutti generalmente, e ciascheduno colle particolari sue qualità, ella ci somministri. Ma essendo questo un fatto, ch’ogni Uom, che il voglia, può riscontrare da se medesimo ed accertarsene, io non mi estenderò a confermarlo. Vero è ben, che difficilmente, se qua non viene, potrebbe a lui riuscire di farne l’esperimento. Conciossiachè essendo i Vicentini comunemente d’animo disinteressato, e di sentimenti anzi generosi che no, onde abborriscono dall’una parte il far guadagno di quelle cose, che a se medesimi sono grate, e dall’altra si pregiano di trattare splendidamente sestessi, e gli Amici loro, e gli Estranei, i quali perciò volontieri qui si trattengono, e molto poi soddisfatti della cortesia loro usata si partono; per questo tutti quasi i più scelti nostri liquori qui si consumano, nè altrove è così agevole averne, siccome agevole cosa è l’averne di quelli d’altre Provincie, gli Abitatori delle quali di molte altre cose alla vita umana comode e necessarie abbisognano, che il proprio terreno loro non somministra; d’onde ne avviene, che in maggior copia si trovino i più delicati vini altrui ne’ paesi esteri, che in quelli ove nascono, mentre qua e là trasportati vengono, e mercantescamente spacciati. Ma posciachè il Cielo ha con singolare parzialità noi provveduti così di questo, come di tutti gli altri generi, i quali possono in un clima temperatissimo, quale appunto è il nostro, allignare; e perciò non essendo obbligati a proccaciarli d’altronde, non