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nevolmente, ch’ella sarà, senon altro, perchè di voi fa menzione e di cose, che appartengono a voi, con parzialità riguardata. Voi ben sapete, Signor Conte, quante volte in tempo de’ Villerecci diporti, i discretissimi amici in Casa vostra udendone la lettura, che per compiacerli, sedendo a crocchio, faceane, quantunque appena foss’ella ancora uno sbozzo informe, a darvi l’ultima mano, ed a pubblicarla mi stimolassero. Or ch’io soddisfo alle loro inchieste, mi giova il credere, che difensori benigni eglino pur ne saranno; tanto più, che non sol nuove immagini vi ritroveranno e cose nuove, onde impinguata holla ed ornata, ma inoltre un nuovo motivo e giustissimo di proteggerla nella onorata menzione, che si fa in essa de’ gentilissimi Sposi, da’ quali aspetta Vicenza una successione d’essi, e di voi ben degna, che i pregi tutti di due sì splendidi e generosi Ceppi unendo assieme in sestessa, nuovo e maggior decoro a lei presti, ond’abbiano altri di me più felici Ingegni quin-