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74 | emilio salgari |
I colpi si succedevano intanto ai colpi. Una battaglia furiosa, terribile, doveva essersi impegnata sul fiume, fra il poco numeroso equipaggio della Marianna e le grosse forze del misterioso «pellegrino».
— E non cessa! — esclamava Yanez, che non si tratteneva più. — Se fossi là io!
— Sambigliong è un valoroso che non si arrenderà — rispose Tremal-Naik. — È una vecchia Tigre che la sa lunga e che sa difendersi.
— Non vi sono che sedici uomini validi a bordo, mentre i dayachi possono essere tre o quattrocento e forniti anch’essi di artiglieria.
— Dunque tu dubiti che la Marianna possa resistere? — chiese Tremal-Naik con angoscia. — Se la prendessero sarebbe finita anche per noi. E mia figlia?
— Adagio, amico — rispose Yanez. — I dayachi troveranno qui un osso ben duro da rodere. Ho osservato attentamente il tuo kampong e mi sembra assai robusto. Tu sai che i selvaggi generalmente si trovano imbarazzati dinanzi ad un ostacolo che frena il loro slancio. Per Giove! Ed il cannone non cessa! Si massacrano laggiù. Quanti uomini hai?
— Una ventina.
— Quaranta uomini, chiusi da una cinta così solida, possono dare del filo da torcere a quei furfanti. Sei ben provvisto?
— Ho viveri e munizioni in abbondanza.
— Signor Yanez, buon giorno! — disse in quel momento una fresca voce sulla piattaforma.
Il portoghese aveva mandato un grido:
— Darma!
Una bellissima fanciulla di forse quindici anni, dal corpo flessuoso come una palma, con lunghi capelli neri, un po’ inanellati, la pelle del viso leggermente abbronzata e vellutata come quella delle donne indiane, ma assai più chiara, i lineamenti perfetti di tipo caucaseo, si era fermata dinanzi al portoghese, fissandolo coi suoi occhi neri e scintillanti come carbonchi.
Indossava un costume mezzo europeo e mezzo indiano, che le dava una grazia unica, composta d’un busticino di broccatello, con ricami d’oro, di un’ampia fascia di cascemir che le cadeva sulle anche ben arrotondate e d’una sottanina piuttosto corta che lasciava vedere i calzoncini di seta bianca che le scendevano fino sulle scarpettine di pelle rossa, a punta rialzata.