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il re del mare 51

Un fiumicello che si riversava nel Kabatuan aveva impedito al fuoco di estendersi verso l’alto corso, sicchè quelle boscaglie erano state risparmiate.

Una calma assoluta regnava sulle rive, almeno in quel momento. I dayachi non dovevano essersi spinti fin là, perchè si vedevano numerosi uccelli acquatici bagnarsi tranquillamente, segno evidente che si tenevano perfettamente sicuri.

Ed infatti le grosse pelargopsis, dall’enorme becco rosso come il corallo, nuotavano lungo le canne, pescando le belle alcede, ed attraversavano il fiume salutando il veliero con un lungo fischio, e all’estremità degli alberi, che spingevano i loro rami sulle acque, i ploceus pispigliavano, dondolandosi entro i loro nidi in forma di borsa, mentre sui banchi sonnecchiavano non pochi coccodrilli lunghi cinque o sei metri, coi dorsi rugosi incrostati d’un fitto strato di fango.

— Ecco quelli che s’incaricheranno di sciogliere la lingua a quell’ostinato malese — mormorò Yanez, che aveva fissati gli sguardi sui formidabili rettili. — Che bell’occasione! Sambigliong!

Il mastro fu pronto ad accorrere alla chiamata.

— Fa’ gettare un ancorotto.

— Ci fermiamo, capitano Yanez?

— Oh, per pochi minuti solamente! Accosta uno di quei banchi più che puoi.

— Volete pescare qualche coccodrillo?

— Vedrai: prepara intanto una solida fune.

Il pilota comparve in quel momento in coperta, con le mani legate dietro al dorso, spinto innanzi dal meticcio, che non faceva economia di urti e di minacce. Il disgraziato era in preda ad un terrore profondo, eppure non pareva ancora disposto a confessare.

— Sambigliong — disse Yanez, quando l’ancorotto fu calato, — getta un po’ di carne salata a quei mostri, tanto da stuzzicare un po’ il loro appetito.

La Marianna si era fermata a breve distanza da un banco melmoso, su cui stavano radunati cinque o sei gaviali, fra cui uno mancante della coda, perduta di certo in qualche combattimento.

Si scaldavano al sole, sonnecchiando tranquillamente e anche vedendo accostarsi il veliero non si erano mossi, essendo per loro natura poco diffidenti.

— Destatevi, boyos! — (nome che danno i Malesi a quei coccodrilli), gridò Sambigliong, gettando verso il banco alcuni enormi pezzi di carne salata.