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38 | emilio salgari |
l’olio vegetale, di cui fanno ordinariamente uso i Bornesi al pari dei Siamesi.
— Ah, bricconi! — aveva esclamato il portoghese. — Ecco una trovata meravigliosa che io non avrei mai immaginata! Come sono diventati furbi, da un momento all’altro, questi dayachi! Tigrotti, date dentro a tutta lena; se questo cotone s’attacca ai madieri, arrostiremo come anitre allo spiedo.
Aveva gettato via il guscio di cocco e si era slanciato a prua, dov’era maggiore il pericolo, perchè quei fuochi investendo il tagliamare si rovesciavano in gran numero e la materia attaccaticcia e resinosa, ond’era imbevuto il cotone, poteva attaccarsi al fasciame, dove avrebbe trovato buon alimento nel catrame che lo copriva.
I Tigrotti, che avevano compreso il gravissimo pericolo che correva il veliero, non risparmiavano i colpi. Specialmente quelli che si trovavano nella rete della dolfiniera ed a cavalcioni delle trinche, avevano un bel da fare a rovesciare quei minuscoli galleggianti, che giungevano sempre a ondate, scivolando e capovolgendosi lungo i fianchi della Marianna. Tuttavia dei fuochi di cotone di quando in quando s’appiccicavano al fasciame, ed il catrame subito prendeva fuoco, sviluppando un fumo denso ed acre.
Guai se quel veliero avesse avuto un equipaggio poco numeroso! Le Tigri di Mompracem fortunatamente erano bastanti per sorvegliare tutti i bordi e, quando il fuoco cominciava a manifestarsi, le pompe lo spegnevano di colpo con un abbondante getto d’acqua.
Quella strana lotta durò una buona mezz’ora, poi i pericolosi galleggianti cominciarono a diradarsi e finalmente cessarono di sfilare, scomparendo verso il basso corso del fiume.
— Che ci preparino ora qualche altra sorpresa? — disse Yanez che aveva raggiunto il meticcio. — Vedendo il loro criminoso tentativo andato a male, escogiteranno qualche cosa d’altro. Che ne dici, Tangusa?
— Che noi non giungeremo all’imbarcadero del kampong, senza che i dayachi ci diano una seconda battaglia, signor Yanez — rispose il meticcio.
— La preferirei a qualche altra sorpresa, mio caro. Finora però non vedo alcuna scialuppa.
— Non siamo ancora giunti, anzi tarderemo assai con questo vento così debole. Se non aumenta, invece che a mezzodì dovremo faticare fino a domani sera.