Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
304 | emilio salgari |
l’assicurazione che nessuna nave da guerra era stata veduta nelle acque di Labuan, nè in quelle di Bruni.
Il Re del Mare, appena terminato quel breve consiglio, fu subito diretto verso il nord-est, in modo da passare molto lontano anche da Mompracem e di tenersi a ponente dei due grandi banchi di Samarang e di Vernon.
Per economizzare più che era possibile il carbone, erano stati spenti mezzi forni, sicchè l’incrociatore non s’avanzava più che con la velocità di appena sei nodi all’ora.
Sandokan, più che Yanez, era diventato nervosissimo, di pessimo umore. Lo si vedeva passare delle lunghe ore sulla passerella di comando, scrutare ansiosamente l’orizzonte, in preda ad una crescente preoccupazione. Non era più l’uomo tranquillo, impassibile d’un tempo, sicuro della sua nave e delle sue artiglierie, che se ne rideva dei pericoli e li affrontava col sorriso sulle labbra fumando flemmaticamente la sua pipa.
Parecchie volte al giorno scendeva nei depositi di carbone, ormai quasi vuoti, o si arrestava dinanzi ai forni, a quelle bocche affamate che domandavano insistentemente alimento, provando delle terribili strette al cuore quando i fuochisti precipitavano, fra le fiamme quasi morenti, palate di combustibile.
Quando risaliva aveva la fronte tempestosa e passeggiava cupo, taciturno, per lungo tempo, fra le torri di poppa e di prua, con le braccia incrociate e la testa china, senza parlare con chicchessia.
Solo duecentotrenta miglia dividevano il Re del Mare dalle coste occidentali del Borneo, quando una grave notizia si sparse a bordo.
Un piccolo veliero, che veniva dal sud e che era stato interrogato, aveva dato una risposta che aveva fatto fremere l’intero equipaggio dell’incrociatore.
— Incrociatori inglesi al sud-ovest.
— Quanti?
— Due.
Incontrati quando?
— Ieri sera.
Bisognava fuggire. Quelle due navi dovevano essere le avanguardie di qualche squadra e potevano giungere da un momento all’altro e scoprire il corsaro.
— Vadano le nostre ultime provviste di combustibile — aveva detto Sandokan a Yanez.
— E poi?