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il re del mare 279

Anche verso il nord l’orizzonte appariva sgombro, essendosi tenuto l’incrociatore molto lontano dalle coste bornesi, per non farsi scorgere da qualche nave costiera.

Non si vedevano altro che degli uccelli marini, assai numerosi in quei paraggi e che volteggiavano con una leggerezza ed una velocità veramente ammirabili.

Il Re del Mare continuò la sua corsa velocissima tutto il giorno, volendo Sandokan non solo conservare il suo vantaggio, ma aumentarlo, onde avere il tempo necessario per trovare la Marianna.

Prima del tramonto l’incrociatore navigava già nelle acque che bagnano la costa del Sedang.

— Possiamo considerarci, almeno per ora, fuori di pericolo — disse Yanez a Horward il quale, assieme a Darma, contemplava il tramonto del sole.

— Sì, però fra giorni, anzi forse fra quarantotto ore, saremo costretti a ricominciare la musica — rispose l’americano. — Le navi degli alleati non ci lasceranno tranquilli.

— Ah!... Che superbo tramonto!... — esclamò in quel momento Darma.

— Quelli che si ammirano in questi mari sono infatti i più splendidi — disse Yanez. — Hanno delle tinte che non si vedono in altri luoghi. Se state attenti vedrete il famoso raggio verde.

— Un raggio verde! — esclamarono l’americano e Darma.

— E splendido, mia piccola Darma: è un fenomeno meraviglioso che si può ammirare solamente nei mari della Malesia e nell’Oceano Indiano. Il cielo è purissimo, quindi anche tu lo vedrai. Aspetta solamente che l’orlo superiore del sole stia per scomparire.

— Possibile che da tutto quel fulgore infuocato possa sprigionarsi un raggio d’un tal colore! — esclamò.

— Sono certo di non ingannarmi: state attenti.

Il sole tramontava in un oceano di luce, le cui tinte a poco a poco variavano certo in causa dello stato più o meno igrometrico dell’atmosfera e della distanza dell’astro dallo zenith.

Mentre stava, per modo di dire, per affondare nell’oceano, nel cielo si diffondeva rapidamente una tinta quasi violacea che si perdeva insensibilmente in un fondo grigiastro. Il margine superiore del disco stava per sparire, quando apparve improvvisamente un raggio assolutamente verde, d’una bellezza tale da strappare all’americano ed a Darma un grido d’ammirazione.

Si proiettò per qualche istante sulle acque, poi scomparve di