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256 | emilio salgari |
bianco per fermarla. Fa’ preparare da Sambigliong quattro scialuppe con qualche mitragliera e armare sessanta uomini.
— L’abborderemo? — chiese Kammamuri.
— Sì, se sarà inglese, come mi sembra. La nostra crociera comincia bene, più di quanto speravo e non sono che pochi giorni che abbiamo iniziato le ostilità.
La distanza spariva rapidamente, continuando il Re del Mare ad aumentare la sua velocità, onde tenersi pronto ad impedire la fuga al piroscafo che pareva essere un buon camminatore.
Gli uomini in vedetta sulla piattaforma avevano già riconosciuta la bandiera spiegata sull’asta di poppa ed un immenso grido aveva salutata quella notizia.
— Non mi ero ingannato — disse Sandokan. — Quella è inglese.
Ispezionò rapidamente le scialuppe, che erano già state calate fino ai sabordi ed i sessanta uomini che dovevano occuparle, quasi tutti malesi; poi fece dirigere l’incrociatore sul piroscafo, in modo da tagliargli la via.
Quella nave, che doveva provenire probabilmente dai porti dell’India, era un grosso piroscafo di duemila o forse più tonnellate, a due alberi e due ciminiere.
Sulla tolda si vedevano numerose persone affollate alle murate, attratte dalla presenza di quel legno da guerra che correva velocemente incontro a loro.
A mille metri, Sandokan fece spiegare all’albero di mezzana la sua bandiera, poi sparare un colpo in bianco, che significava:
— Fermatevi!
Una subitanea confusione si era manifestata a bordo del piroscafo a quella inaspettata intimazione. Si vedevano marinai e passeggeri precipitarsi verso la prora, fra assordanti clamori che giungevano distintamente fino sul legno corsaro.
Certo la vista di quella bandiera, già conosciuta nei mari della Malesia, doveva aver prodotto una profonda impressione fra tutti, tanto più che il Re del Mare aveva continuata la sua corsa come se avesse voluto speronare la povera nave.
Per alcuni minuti fu visto il piroscafo virare ora a babordo ed ora a tribordo, come se fosse irresoluto sulla via da prendere e sul da farsi, ma una palla lanciata da uno dei pezzi da caccia e che passò sul suo ponte con rombo minaccioso, lo decise a fermarsi.
— Macchina indietro! — aveva comandato Sandokan. — In