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il re del mare 249

Il capitano, il tenente, Yanez e Darma s’imbarcarono sulla più grossa scialuppa assieme ai dieci marinai, mentre gli altri prendevano posto nelle altre due.

Con pochi colpi di remo le scialuppe attraversarono la distanza, abbordando la scala di tribordo che era rimasta abbassata.

— Capitano — disse il tenente, quando sir Moreland giunse in coperta, salutato dagli urrà strepitosi dell’equipaggio, — la mia nave è tutta a vostra disposizione.

— Non chiedo che una cabina per me ed una per ciascuno dei miei compagni. Giudicherete voi, comandante della nave, se potrete trattarli come prigionieri di guerra, dopo però che mi avrete ascoltato. Miss Darma, signor de Gomera, attendetemi.

Mentre la nave riprendeva il largo, il capitano ed il tenente scesero nel quadro dove ebbero un lungo colloquio. Quando risalirono, sir Moreland era sorridente e pareva molto lieto.

— Miss, signor de Gomera — disse accostandosi a loro, — voi non verrete ricondotti a Labuan, perchè la nave deve recarsi a Sarawack senza indugio.

— Dove verremo consegnati al rajah — disse Yanez.

— È tutto quello che noi possiamo fare, quantunque io avessi desiderato ben altro — disse il capitano con un sospiro.

— E che cosa, sir Moreland? — chiese Darma.

L’anglo-indiano scosse il capo senza rispondere, poi, offrendo il braccio alla fanciulla e conducendola verso poppa, le disse con certa agitazione:

— Vorrei strapparvi una promessa, miss.

— Quale, sir Moreland? — chiese Darma.

— Di non imbarcarvi più sul Re del Mare.

— Se sono prigioniera?

— Il rajah vi rimetterà subito in libertà.

— È impossibile, sir: colà vi è mio padre ed egli non lascerà il Re del Mare. La sua sorte è unita a quella degli ultimi pirati di Mompracem.

— Pensate che io un giorno mi troverò nuovamente dinanzi alla nave di Sandokan e che forse toccherà a me colarla a fondo e dare anche a voi la morte, io che darei invece tutto il mio sangue per voi. Che cosa rispondete, miss Darma?

— Lasciate tutto al destino, sir Moreland — rispose la giovane.

— Eppure mi amate.