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si udiva il vento ruggire tremendamente sulla vetta dell’isolotto. Il mare era spaventoso fra le tre isole. Montagne d’acqua si rovesciavano senza posa sulle spiagge, mugghiando intorno alle scogliere, rimbalzando, accavallandosi. La spuma, sollevata dalle raffiche, giungeva fin sotto la rupe dove si erano rifugiati i tre naufraghi, spingendovela dentro con poco piacere di Darma.

— Che notte d’orrore! — diceva la fanciulla, stringendosi addosso a Yanez. — Cosa sarà accaduto della nostra nave? Potrà il signor Sandokan tener testa all’uragano? Che cosa dite voi, sir Moreland, che siete pure un marinaio?

— La vostra nave non correrà pericoli — rispose l’anglo-indiano. — La Tigre della Malesia si sarà messa forzatamente alla cappa per fuggire dinanzi all’uragano. Questa è la regione delle tempeste.

— Sicchè, chissà quando potrò rivedere mio padre?

— Gli uragani sono violentissimi in queste regioni, tuttavia non durano molto. — disse Yanez. — D’altronde qui non si sta troppo male ed ho passato delle notti ben peggiori. Peccato che le mie sigarette siano diventate inservibili. Bah! Mi rifarò più tardi.

— Signor Yanez — disse l’anglo-indiano, — che gli isolani ci abbiano veduti ad approdare?

— È probabile.

— Non avete pensato che potrebbero venire a farvi prigioniero per vendicarsi del carbone che avete loro preso?

— Per Giove! — esclamò il portoghese. — Mi mettete indosso delle inquietudini, sir Moreland. Potreste anzi chiamarli nella vostra qualità di suddito inglese e farmi arrestare. Sareste nel vostro diritto, essendo noi vostri nemici.

L’anglo-indiano lo guardò senza rispondere, poi dopo qualche secondo, disse, quasi seccamente:

— Non lo farò, signor Yanez. Oggi devo a voi della riconoscenza, che mi pesa assai forse, ma che io non debbo per ora dimenticare.

— Un altro al vostro posto non si lascerebbe forse sfuggire una simile occasione.

— Che avrebbe uno scarso successo, perchè il Re del Mare non tarderebbe a liberarvi od a vendicarvi.

— Su ciò non dubito — rispose il portoghese, ridendo. — Orsù, lasciamo questo discorso e voi due cercate di riposarvi. Siete molto più stanchi di me e la notte sarà lunga.

Darma e l’anglo-indiano ne avevano proprio bisogno, ed in-