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il re del mare | 235 |
Forse la ferita, appena rimarginata, si era riaperta in causa degli incessanti sforzi e della prolungata immersione e la sua energia si esauriva rapidamente.
— Sir — disse Darma, la quale se n’era accorta, — voi state male.
— È nulla... la ferita... — rispose il capitano con voce rotta. — Bah! Resisterò... presso... di voi... miss... La terra è lì...
Le onde che si seguivano, li spingevano dolcemente verso lo scoglio, la cui massa imponente giganteggiava a meno d’una gomena.
Se l’oceano era tranquillo o quasi in quel luogo, sui margini dello strato oleoso, infuriava sempre tremendamente.
Onde mostruose si seguivano con scrosci orrendi, mentre sopra di loro il vento ruggiva tremendamente, gareggiando coi tuoni che rombavano fra le nubi.
I naufraghi, ormai quasi al sicuro dai furori della burrasca, s’inoltravano sempre fra lo strato oleoso, aprendosi il passo fra enormi cumuli di alghe. Le onde le avevano strappate in gran numero, spingendole poscia verso la scogliera ed accumulandole intorno alle sue ripide spiagge.
— Sbrighiamoci, sir Moreland — disse Yanez, il quale nuotava con vigore, rimorchiando i due gavitelli. — Queste acque sature d’olio ridurranno le nostre vesti in pessime condizioni. Altro che i balenieri e i cacciatori di foche!
— Sì, affrettiamoci — rispose Darma. — sir Moreland è stremato.
— Non lo nego — rispose l’anglo-indiano, il quale si reggeva con immense fatiche.
— Un altro, meno robusto e meno energico di voi, a quest’ora sarebbe colato a picco — disse Yanez. — Ah! Sento delle alghe sotto i miei piedi! Lasciamoci portare dall’onda.
La fortuna li aveva spinti verso la spiaggia dove avevano cacciato gli uccelli marini.
Pochi gruppi di erbe marine, di quelle chiamate dagli isolani beccalunga, si vedevano spuntare fra le fessure delle rupi; più sopra invece nulla, solamente la nuda roccia di colore nerastro, come se dei torrenti di pece fossero calati dalle altissime cime dello scoglio.
Spinti da un’ultima ondata, i tre naufraghi furono deposti, quasi dolcemente, sul greto.
Era tempo perchè sir Moreland stava per abbandonarsi.