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cro d’uccelli marini onde variare la minuta di bordo. Trovandosi Surama indisposta, in causa del mal di mare che la tormentava, fu offerto a Darma di accompagnarli, tanto più che la giovane era una valente cacciatrice.

A mezzodì, dopo il pranzo, l’anglo-indiano, il portoghese e la fanciulla, armati di fucili da caccia, s’imbarcavano sulla piccola baleniera, dirigendosi verso l’isolotto di ponente, uno scoglio enorme che lanciava la sua vetta a sette od ottocento piedi d’altezza e che da tre lati cadeva quasi a piombo.

Sui cornicioni si vedevano stormi di uccelli a nidificare. Erano per lo più albatri bianchi e neri, i quali, quantunque vivano insieme sugli isolotti deserti, mantengono una linea di divisione che si vede a prima vista, dato il colore delle loro penne. Non mancavano però molti altri uccelli marini, ben migliori dal lato commestibile.

Yanez, che dirigeva la scialuppa, in meno di mezz’ora sbarcò l’anglo-indiano e Darma alla base dello scoglio dove si prolungava un tratto di spiaggia di alcune centinaia di metri.

Legata l’imbarcazione dietro una linea di rocce che la difendevano dagli assalti delle onde, i due cacciatori e Darma si arrampicarono sui fianchi della rupe, fucilando vigorosamente i grossi volatili che turbinavano sopra le loro teste in bande così fitte da oscurare talvolta i raggi del sole.

Albatri bianchi e neri, sule, rompitori d’ossa, gabbiani e rondini di mare cadevano in gran numero sulla spiaggia sottostante, non prendendosi nemmeno la briga di abbandonare i cornicioni sui quali nidificavano.

La caccia si protrasse fino verso il tramonto, con grande divertimento di sir Moreland, che era pure un tiratore valentissimo, poi, essendosi il mare fatto grosso ed il vento alzato violentissimo, pensarono a far ritorno.

Stavano per imbarcarsi, quando udirono la sirena dell’incrociatore fischiare replicatamente.

— Ci chiamano — disse Yanez. — Il carico è finito ed il Re del Mare si prepara a prendere il largo.

Ad un tratto corrugò la fronte, fissando le onde che si rovesciavano con estrema violenza contro lo scoglio.

— Che abbiamo commesso una grossa imprudenza a tardare tanto? — si chiese. — Che brutto mare!

— Affrettiamoci, signor Yanez — disse sir Moreland, guar-