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verso le scogliere che la circondano, non si era molto scostato verso l’ovest.

Ed infatti verso le dieci del mattino, essendosi spezzate le masse di vapore che turbinavano in cielo, una montagna si delineò finalmente all’orizzonte.

— Mangalum? — chiese Tremal-Naik a Yanez che l’osservava col cannocchiale.

— Sì — rispose il portoghese. — Affretteremo la marcia e faremo arrabbiare quegl’isolani ed il loro minuscolo governatore.

Il Re del Mare aumentava la corsa, consumando le sue ultime tonnellate di carbone.

La montagna ingrandiva a vista d’occhio. Era una vetta coperta da una folta vegetazione assai verdeggiante, e alla sua base si scorgeva, in uno squarcio considerevole, il suo porticino.

— Fra due ore vi giungeremo — disse Yanez all’indiano.

Il portoghese non s’ingannava. Non era ancora mezzodì quando il Re del Mare si trovò di fronte alla piccola rada sulla cui spiaggia si scorgevano dei gruppetti di capanne e delle barche tirate a secco.

— Scandagliate! — aveva gridato Sandokan. — Forse avremo acqua sufficiente per entrare.

Sambigliong con parecchi marinai muniti di scandagli si era recato a prora per misurare la profondità delle acque, mentre il Re del Mare moderava rapidamente la sua velocità.

Vedendo apparire quella grossa nave, gli abitanti, per la maggior parte di razza bianca, si erano precipitati fuori dalle loro capanne e, credendo che fosse inglese, si erano affrettati ad inalberare sull’antenna dei segnali la preziosa bandiera regalata loro dall’ammiraglio della squadra del Mar Giallo.

Erano una cinquantina fra uomini, donne e ragazzi, che sgambettavano allegramente fra i fuchi giganti, che coprivano le rive della minuscola baia, sperando forse di vedersi regalare un secondo banchetto gargantuesco, come l’aveva offerto l’ammiraglio britannico.

Sandokan, dopo d’aver raccomandato ai timonieri di tenere il Re del Mare al largo dalle spiagge, aveva dato ordine di calare in mare la scialuppa a vapore e le due baleniere più grosse, essendo i cavalloni sempre fortissimi.

— Vedo del carbone — aveva detto a Yanez.

— Ed io dei buoi che pascolano nei recinti — aveva risposto il portoghese.