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220 | emilio salgari |
luoghi delle ondate gigantesche, che non s’incontrano in altri, nemmeno nell’Oceano Pacifico. E poi Mangalum non poteva offrire un sicuro asilo per una nave così grossa, non avendo che un minuscolo porto, accessibile solamente ai prahos.
Le apprensioni dei due vecchi lupi di mare dovevano avere una conferma molto presto.
Infatti, alla sera, il sole era tramontato fra un fitto velo di vapori dalla tinta molto oscura e la brezza si era tramutata in un vento piuttosto forte e assai fresco.
La calma che regnava sul mare si era spezzata. Delle onde salivano di quando in quando dal sud e correvano, muggendo sordamente, contro l’incrociatore, sollevandolo bruscamente.
— Avremo mare forte domani — disse Yanez al dottor Held, che era risalito in coperta. — Il Re del Mare ballerà terribilmente se si scatena un uragano. Ho fatto già una crociera in questi paraggi e so quanto diventano terribili allorquando soffiano i venti del Sud o dell’Ovest.
— S’alzano delle onde mostruose, è vero, signor Yanez.
— Di quindici metri e talvolta perfino di diciotto, e che lunghezze che hanno!
— Ma l’isola di Mangalum non deve essere lontana.
— Sarebbe meglio evitarla, piuttosto che trovarsi presso di essa, mio caro signor Held. Mangalum non è che un grosso scoglio e le altre due isolette che lo fiancheggiano, due punte rocciose.
— Un soggiorno poco invidiabile pei loro abitanti.
— Eppure non sembrano scontenti della loro terra, quantunque siano, si può dire, completamente isolati dal resto del mondo, non vedendo che molto di rado qualche nave. Ed infatti quel deposito di carbone non viene rinnovato che ogni due o tre anni.
— Si dice che sia la colonia più minuscola che esista nel nostro globo.
— È vero, dottore, perchè la sua popolazione non ammonta nemmeno a cento persone. L’anno scorso non erano che in novantanove. È bensì vero che anni sono aveva raggiunto i centoventi abitanti.
— E perchè sono scemati?
— In causa d’una tremenda bufera la quale spinse le onde attraverso l’isola, atterrando molte case e spazzando via numerosi abitanti.
— E perchè i superstiti non hanno abbandonata l’isola?