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16 | emilio salgari |
insurrezione dei dayachi, che fino a tre settimane or sono guardavano il mio padrone come il loro buon genio?
— Abbiamo fatto insieme tante congetture e forse non abbiamo indovinato il vero motivo che ha deciso i dayachi a prendere le armi ed a distruggere le fattorie che erano costate tante fatiche a Tremal-Naik.
« Sei anni di lavoro e più di centomila rupie spese forse inutilmente! Avete qualche sospetto?
— Ecco, signore, quanto abbiamo potuto sapere. Un mese fa e probabilmente anche prima, è sbarcato su queste coste un uomo che non sembra appartenere nè alla razza malese, nè a quella bornese, che si diceva fervente mussulmano e portava in testa il turbante verde come tutti coloro che hanno compiuto il pellegrinaggio alla Mecca.
« Voi sapete, signore, che i dayachi di questa parte dell’isola non adorano i genî dei boschi, nè gli spiriti buoni e cattivi come i loro confratelli del Sud, e che sono invece mussulmani, a loro modo s’intende e non meno fanatici di quelli dell’India centrale.
« Che cosa abbia dato ad intendere quell’uomo a questi selvaggi, nè io nè il mio padrone siamo riusciti a saperlo. Il fatto è che riuscì a fanatizzarli ed indurli a distruggere le fattorie ed a ribellarsi all’autorità di Tremal-Naik.
— Ma che storia mi racconti tu! — esclamò Yanez, che era al colmo della sorpresa.
— Una storia tanto vera, signor Yanez, che il mio padrone corre il pericolo di morire abbruciato nel suo kampong assieme alla signorina Darma, se voi non accorrete in suo aiuto.
— Quell’uomo dal turbante verde non ha, dunque, aizzato quei selvaggi solo contro le fattorie?
— Anche contro il mio padrone e vogliono la sua testa, signor Yanez.
Il portoghese era diventato pallido.
— Chi potrà essere quel pellegrino? Quale misterioso motivo lo spinge contro Tremal-Naik? L’hai visto tu?
— Sì, mentre scappavo dalle mani dei dayachi.
— È giovane, vecchio...
— Vecchio, signore, alto di statura e magrissimo, un tipo da vero pellegrino che ha fame e sete. E vi è di più ancora che aggrava il mistero — aggiunse il meticcio. — Mi hanno detto che due settimane or sono è giunta qui una nave a vapore che portava