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10 | emilio salgari |
Poi, scuotendo il capo come se avesse voluto scacciare lungi da sè un pensiero importuno, aggiunse:
— Per quale scopo quell’uomo, che appartiene alla vostra razza, avrebbe cercato di perdere il migliore e più poderoso praho della Tigre della Malesia? Forse che noi non abbiamo sempre protetti gl’indigeni bornesi contro le vessazioni degl’Inglesi? Forse che non abbiamo rovesciato James Brooke per ridare l’indipendenza ai dayachi di Sarawack?
— E perchè mai, signor Yanez — disse Sambigliong — i dayachi della costa si sono messi in armi improvvisamente contro i nostri amici? Eppure Tremal-Naik, creando fattorie su queste spiagge, che prima erano quasi deserte, ha dato loro il mezzo di guadagnarsi da vivere comodamente, senza correre i rischi della pirateria che li decimava.
— È un mistero questo, mio caro Sambigliong, che nè io nè Sandokan siamo ancora riusciti a spiegare. Questo improvviso scoppio d’ira contro Tremal-Naik deve avere una causa che per ora ci sfugge, ma sono certo che qualcuno ha soffiato sul fuoco.
— Che Tremal-Naik e sua figlia Darma corrano un vero pericolo?
— Il messo che ci ha mandato a Mompracem ha detto che tutti i dayachi sono in armi e sembrano presi da una improvvisa pazzia, che tre delle fattorie sono state saccheggiate e poi incendiate, e che si parlava di massacrare Tremal-Naik.
— Eppure non c’è un uomo migliore di lui in tutta l’isola — disse Sambigliong. — Non comprendo come quei furfanti guastino e saccheggino le sue proprietà.
— Ne sapremo qualche cosa quando giungeremo al kampong di Pangutaran. La comparsa della Marianna sul fiume calmerà un po’ i dayachi e se non deporranno le armi, li mitraglieremo come si meritano.
— E conosceremo le cause che li hanno indotti a sollevarsi.
— Oh! — esclamò ad un tratto Yanez, che aveva volti gli sguardi verso la foce del fiume. — Vi è qualcuno che pare voglia dirigersi verso di noi.
Un piccolo canotto, munito d’una vela, era sbucato dietro gli isolotti che ingombravano la foce del fiume ed aveva puntato la prora verso la Marianna.
Un solo uomo lo montava, ma era così lontano ancora da non poter distinguere se era un malese o un dayaco.
— Chi può essere costui? — si chiese Yanez, che non lo per-