Pagina:Il Principe.djvu/90

80

perchè sebbene il Principe è nuovo, gli ordini di quello Stato sono vecchi, e ordinati a riceverlo come se fusse loro signore ereditario.

Ma, tornando alla materia nostra, dico, che qualunque considererà al sopraddetto discorso, vedrà o l’odio, o il dispregio essere stato causa della rovina di quelli Imperadori prenominati, e cognoscerà ancora donde nacque, che parte di loro procedendo in uno modo, e parte al contrario, in qualunque di quelli uno ebbe felice, e gli altri infelice fine; perchè a Pertinace ed Alessandro, per essere Principi nuovi, fu inutile e dannoso il volere imitare Marco, che era nel Principato ereditario; e similmente a Caracalla, Commodo e Massimino essere stata cosa perniziosa imitar Severo, per non avere avuto tanta virtù che bastasse a seguitare le vestigia sue. Pertanto un Principe nuovo in un Principato non può imitare le azioni di Marco, nè ancora è necessario imitare quelle di Severo; ma deve pigliare di Severo quelle parti che per fondare il suo Stato sono necessarie, e da Marco quelle che sono convenienti e gloriose a conservare uno Stato, che sia di già stabilito e fermo.


CAPITOLO XX.


Se le fortezze, e molte altre cose che spesse volte i Principi fanno, sono utili o dannose.


Alcuni Principi, per tenere sicuramente lo Stato, hanno disarmato i loro sudditi; alcuni altri hanno tenuto divise in parti le terre suggette; alcuni altri hanno nutrito nimicizie contro a sè medesimi; alcuni altri si sono volti a guadagnarsi quelli che gli