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le paludi; ed in questo porre grandissima cura. La qual cognizione è utile in duoi modi. Prima si impara a cognoscere il suo paese, e può meglio intendere le difese di esso. Dipoi, mediante la cognizione e pratica di quelli siti, con facilità comprende un altro sito, che di nuovo gli sia necessario speculare; perchè li poggi, le valli, e piani, e fiumi, e paludi che sono, verbigrazia, in Toscana, hanno con quelle dell’altre provincie certa similitudine; tale che dalla cognizione del sito di una provincia, si può facilmente venire alla cognizione dell’altre. E quel Principe che manca di questa perizia, manca della prima parte che vuole avere un capitano; perchè questa insegna trovar il nemico, pigliare gli alloggiamenti, condurre gli eserciti, ordinare le giornate, campeggiare le terre con tuo vantaggio.
— Filopemene Principe degli Achei, tralle altre laudi, che dagli scrittori gli son date, è che ne’ tempi della pace non pensava mai se non a’ modi della guerra, e quando era in campagna con gli amici spesso si fermava e ragionava con quelli: se gli nimici fussero in su quel colle, e noi ci trovassimo qui col nostro esercito, chi di noi arebbe vantaggio? Come sicuramente si potrebbe ire a trovargli, servando gli ordini? Se noi volessimo ritirarci, come aremmo a fare? Se loro si ritirassero, come aremmo a seguirgli? E proponeva loro, andando, tutti i casi che in uno esercito possono occorrere, intendeva l’opinion loro, diceva la sua, corroboravala con le ragioni; talchè per queste continue cogitazioni non poteva mai, guidando gli eserciti, nascere accidente alcuno, che egli non vi avesse il rimedio. Ma, quanto all’esercizio della mente, deve il Principe leggere le istorie, ed in quelle considerare le