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lo imperio loro con queste armi, e li loro capitani non se ne sono però fatti Principi, ma gli hanno difesi; rispondo, che gli Fiorentini in questo caso sono stati favoriti dalla sorte; perchè de’ capitani virtuosi, i quali potevano temere, alcuni non hanno vinto, alcuni hanno avuto opposizioni, altri hanno volto l’ambizione loro altrove. Quello che non vinse fu Giovanni Acuto, del quale, non vincendo, non si potea cognoscere la fede; ma ognuno confesserà, che, vincendo, stavano i Fiorentini a sua discrezione. Sforza ebbe sempre i Bracceschi contrari, che guardrono l’uno l’altro. Francesco volse l’ambizione sua in Lombardia. Braccio contro la Chiesa e il Regno di Napoli. Ma vegniamo a quello che è seguito poco tempo fa.

Feciono i Fiorentini Paolo Vitelli loro capitano, uomo prudentissimo, e che di privata fortuna aveva presa riputazione grandissima. Se costui espugnava Pisa, veruno fia che nieghi come e’ conveniva a’ Fiorentini stare seco; perchè, se fusse diventato soldato de’ loro nemici, non avevano rimedio, e tenendolo, aveano ad ubbidirlo. I Viniziani, se si considera i progressi loro, si vedrà quelli sicuramente e gloriosamente avere operato, mentrechè feciono guerra loro propri, che fu avanti che si volgessino con l’imprese in terra, dove con li gentiluomini e con la plebe armata operarono virtuosamente; ma come cominciarono a combattere in terra, lasciarono questa virtù, e seguitarono i costumi d’Italia. E nel principio dell’augumento loro in terra, per non avere molto stato, e per essere in gran riputazione, non avevano da temere molto de’ loro capitani; ma come essi ampliarono, che fu sotto il Carmignuola, ebbono un saggio di questo errore; perchè, vedu-