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eroina, è uh carattere, parmi, molto vero e commovente e drammatico. In Corisca riconosce lo stesso Gravina, poco amico al Guarini, ch’egli imprime e sostiene vero carattere; parendo forse all’austero critico che gli altri fossero un po’troppo romanzeschi, mentre in sostanza accoppiano soltanto al vero un’alta idealità poetica. E nella stessa Corisca il rigido censore riprende il nostro d’aver ridotto in pedanteria anche il bordello, per quelle massime triste che le son poste in. bocca; nè gli par verisimile che una tal femmina abitasse le selve d’Arcadia. Ma con pace dell’uomo egregio, se il carattere si manifesta coi fatti e con le parole, e se ogni personaggio dee farsi conforme al suo costume operare, sembra che confacenti a quello debbano esser pure le parole che gli si prestano. E il verisimile è salvo
