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varietà che non pregiudica all’unità, bene annodata, e bene sciolta. Vi apparisco molta facoltà inventiva, quantunque il Guarini, al modo degli altri più grandi poeti, non sdegni prendere e imitare da dovunque gli torna bene. Infatti oltre quello che già ho detto aver attinto dalla storia, qualche cosa ha trovato da imitare nel Sacrifizio del suo concittadino Leccari; e molto ha voluto riprodurre dall’Aminta del Tasso, sebbene col fine evidente di venire con esso a gara d’ingegno; come la scena prima dell’atto primo, e quel coro, dove con lo stesse rime e concetti affatto diversi si celebra l’età dell’oro.(La scena, in cui si rappresenta il giuoco della moscacieca, è tolta da una favola pastorale di quel tempo intitolata Mirzia; e quella del sacrifizio nell’ultimo atto, dal greco romanzo d’EIiodoro. fc singolare che il Guarini. il quale