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per evidenti segni che in Tirsi rappresentò sè stesso qual poeta, e in Mopso Elpino Batto, lo Speroni il Pigna il Guarini; così è sommamente probabile che negli amori di Aminta per la pastorella Silvia ritraesse i suoi proprj con la principessa Leonora, non dico quali furono effettivamente, ma quali nell’ardente fantasia li sognava. E oh come vive prorompono le aspirazioni della sua anima, a contrasto con una dura realtà, in quel primo coro dove s’inveisce contro l’onore, quel vano nome senza soggetto, quell’idolo d’errore e d’inganno, domator de’regi, donno d’amore e di natura! Il Tasso per quell’amorosa magiau che con la persona e la imaginazione lo incatenava a Ferrara (e sempre per sua sciagura ve lo ricondusse ogniqualvolta tentò allonta-l narsene), e anche per l’intento se-1 greto del suo dramma non poteva