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ma qual tosse ella appunto non si sa, perchè il pronipote di lui Alessandro, che narra il fatto, si recò a coscienza di riferirla. Credo probabile eh’ e’ rispondesse, o ad ogni modo avrebbe con verità potuto rispondere, che il suo poema non poteva mai esser malefico al mondo, quanto certe dottrine dei Gesuiti. Del rimanente qual proporzione corresse fra una poesia qua e là un po’ tenera e molle, e gli effetti operati nella Chiesa dagli autori della Riforma, l’avrà saputo vedere l’acuto occhio del celebre controversista. Certo è peraltro che il lascivo e corrotto Secento attribuì al Pastorfido una singolare efficacia di corruttela. E l’Eritreo parla di naufragi c^e Pu“ dicizia di fanciulle e maritate aveva fatto, lusingata da quella dolcezza di versi quasi da canto di Sirene; il Bartoli nell’Uomo di lettere narra di due sorelle, che alla prima lezione