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Se sospirando in flebili susurri
Al nostro lamentar vi lamentaste;
Gioite anco al gioire, e tante lingue
Sciogliete quante frondi
Scherzano al suon di queste
Piene del gioir nostro aure ridenti:
Cantate le venture e le dolcezze
De’ duo beati amanti.
CORISCA.
(Egli per certo
Parla di Silvio e di Dorinda. In somma,
Viver bisogna: tosto
Il fonte delle lagrime si secca;
Ma il fiume della gioia abbonda sempre.
Della morta Amarilli,
Ecco, piú non si parla; e sol s’ha cura
Di goder con chi gode; ed è ben fatto:
Pur troppo è pien di guai la vita umana.)
Ove si va sí consolato, Ergasto?
A nozze forse?
ERQASTO.
E tu l’hai detto appunto.
Inteso hai tu l’avventurosa sorte
De’ duo felici amanti? udisti mai
Caso maggior, Corisca?