Pagina:Il Pastor fido e Compendio della poesia tragicomica.djvu/414

CARINO.
Tempestoso furor non fu mai l’ira
In magnanimo petto;
Ma un fiato sol di generoso affetto,
Che spirando nell’alma,
Quand’ella è piú con la ragione unita,
La desta, e rende alle bell’opre ardita.
Dunque, se grazia non impetro, almeno
Fa’ che giustizia i’ trovi: e ciò negarmi
Per debito non puoi;
Che chi dá legge altrui,
Non è da legge in ogni parte sciolto:
E quanto se’ maggiore
Nel comandar, tanto piú d’ubbidire
Se’ tenut’anco a chi giustizia chiede.
Ed ecco i’ te la chieggio:
S’ a me far non la vuoi, falla a te stesso;
Chè, Mirtillo uccidendo, ingiusto sei.
MONTANO.
E come ingiusto son? Fa’ che l’intenda.
CARINO.
Non mi dicesti tu che qui non lice
Sacrificar d’uomo straniero il sangue?
MONTANO.
Dissilo, e dissi quel che ’l Ciel comanda.