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Figlia del cielo, eterna
E gloriosa Donna
Che l’opre de’ mortali al Tempo involi,
Accogli tu la bella istoria, e scrivi
Con lettre d’oro in solido diamante
L’ alta pietá dell’uno e l’altro amante.
TITIRO.
Ma qual fin ebbe poi
Quella mortai contesa?
MESSO.
Vinse Mirtillo. Oli che mirabil guerra,
Dove del vivo ebbe vittoria il morto!
Però che ’l Sacerdote
Disse alla figlia tua: Quétati, ninfa;
Che campar per altrui
Non può chi per altrui s’offerse a morte
Cosí la legge nostra a noi prescrive.
Poi comandò che la donzella fosse
Sí ben guardata, che ’l dolore estremo
A disperato fin non la traesse.
In tale stato eran le cose, quando
Di te mandommi a ricercar Montano.
TITIRO.
In somma, egli è pur vero:
Senz’odorati fiori